| OBLIVION
Visto Oblivion. Allora, se parliamo di fantascienza posso dire che la strada che dovrebbe presumibilmente portarci al piatto forte nel 2014 (Interstellar del nostro Nolan) è iniziata davvero col piede giusto. Joseph Kosinski si conferma, dopo Tron: Legacy, un interessante autore di fantascienza che restituisce, se non particolare originalità o freschezza, sicuramente almeno un po' di dignità al genere (e comunque mangia tranquillamente in testa all'ultimo Scott di Prometheus). Sul film in sé non dirò molto per non rovinarvi la visione, dato che parlare della trama significherebbe inevitabilmente fare spoiler a profusione. Diciamo che il plot magari non è solidissimo, si punta molto sul colpo ad effetto e devo dire che il risultato è comunque abbastanza godibile, le due ore di film passano praticamente senza mai annoiarsi. Il film è un autentico corollario di citazioni del genere (su tutti Kubrick, ovvio, ma anche il Moon di Duncan Jones abita qui), non sto nemmeno ad elencarvele tutte perché ce ne sono davvero tante, e alcune tra l'altro particolarmente esplicite. Buone le prove degli attori: il solito Cruise (dipende se vi piace o no, comunque l'ho trovato azzeccato e sicuramente generoso) e un carismatico Freeman (che a dire il vero non fa moltissimo, lo si vede poco), anche se qui sono le prove femminili a spiccare: se non quella di Olga Kurylenko, in un ruolo poco convinto/convincente (la scelta inizialmente era caduta su Jessica Chastain, che poi ha dovuto rinunciare per dedicarsi a Zero Dark Thirty), sicuramente bravissime Melissa Leo (che compare solo attraverso un piccolo monitor) e una glaciale Andrea Riseborough. Piacevole e azzeccata la colonna sonora degli M83, anche se purtroppo i Daft Punk sono un'altra cosa. Ciò che colpisce davvero però è la bellezza delle immagini, scenografie davvero mozzafiato, con una fotografia assolutamente meravigliosa di Claudio Miranda, storico collaboratore di David Fincher e recente premio Oscar per Vita di Pi: la scena notturna nella piscina sospesa in effetti è davvero un gioiello, stupenda. Altre immagini come le panoramiche su una Terra ormai deserta, la luna semi-distrutta o gli imponenti Hydro-Rigs valgono davvero il prezzo di una visione. Tirando le somme, una buona opera seconda per Joseph Kosinski (la storia era stata inizialmente ideata dallo stesso regista per una graphic novel mai realizzata), che ci regala un buon prodotto nell'abusato genere della fantascienza post-apocalittica, che magari si compiace un po' troppo di se stesso (e del suo protagonista, com'è prevedibile) e di una narrazione non certo esente da difetti, ma che visivamente risulta davvero spettacolare. Un blockbuster non banale che - credo - potrà rendere felici gli appassionati alla ricerca di un po' di fantascienza di qualità dopo alcune recenti (grosse) delusioni. Consigliato. E consiglio anche a Nolan Claudio Miranda come suo prossimo DoP. VOTO: 7
Edited by MAN of STEEL - 22/4/2013, 23:53
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