| visto finalmente in blu-ray. Innanzitutto premetto che la qualità video è veramente ottima.. dopo aver visto le immagini della stupenda edizione 10° anniversario mi ero un po' depresso, ma stasera mi sono ricreduto, il blu-ray nostrano per fortuna è un gran bel prodotto e ci restituisce un'immagine pulita, nitida e piena di dettagli (il meglio lo si intravede nelle scene in b/n tra l'altro). Quindi, mettetevi da parte quei 12/13 € e regalatevi questo gioiellino (nel topic apposito sprecherò qualche parolina in più sui contenuti extra)
Passiamo al commento del film. Che dire, ormai è la quinta volta che lo vedo, supergiù, e anche se l'impatto della prima visione rimane irragiungibile, ogni volta rimango stupito dall'incredibile precisione con cui Nolan ha messo insieme questo puzzle e la perfetta meccanicità con cui tutti i pezzi funzionano ad orologeria. Il film riesce letteralmente a stupire, e a contraddire le stesse cose che ti mostra già un attimo dopo, e con solo un cambio di scena; il montaggio ad arte di Dody Dorn in alcune parti riesce a creare una simbiosi tra la scena a colori precedente e la successiva in b/n (penso sopratutto alla splendida costruzione della tensione che si crea quando Lenny, nella stanza del motel col bianco e nero, legge il tatuaggio sul "telefono"..) Guy Pearce è semplicemente magnifico, se anche il film non fosse stato pensato per farti immedesimare nella sua particolare condizione, la recitazione offre tutti gli spunti emotivi necessari per raggiungere un'empatia assoluta con il suo Lenny; bravissima anche la Moss e ottimo Joe Pantoliano nel delineare il suo simpatico, ma ambiguo Teddy. Grazie alla qualità video altissima questa visione mi ha mostrato ancora di più quanto sia elegante la regia di Nolan. Alcuni detrattori la bollarono come "televisiva", ma sinceramente se da una parte questa sensazione potrebbe essere indotta dall'eccessiva frammentazione della messa in scena, dall'altra la superba fotografia di Wally Pfister, qua alla sua prima collaborazione nolaniana, da un tocco di classe che solo cinema d'alta scuola è in grado di trasmetterti: il fascino noir vecchio stile (eredità del precedente Following) e l'atmosfera che si raggiunge in alcune scene col b/n esprime uno stile che non può lasciare indifferenti, ma penso sopratutto ai veri e propri apici stilistici della pellicola, ovvero la scena iniziale(finale?) e la scena della "colorazione". Insomma, un noir moderno e rivoluzionario, probabilmente unico nel suo genere, che andrebbe fatto vedere nelle accademie di cinema e preso a riferimento come canone odierno della cosidetta "drammaturgia digitale": Memento rappresenta l'incredibile curriculum vitae che Chris Nolan, neanche trentenne, ha presentato all'ufficio di collocamento del cinema che conta.
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